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Channel: Palestina – LIBERNAZIONE
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Israele = Hitler = neanche per sogno

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La Reductio ad Hitlerum è una comune fallacia logica la cui frequenza diventa inquietante se in ballo c’è una recrudescenza del conflitto israelo-palestinese.
Sarà che gli ebrei sono un soggetto che si presta alla perfezione per un red herring o sarà, a voler essere maliziosi, che molti europei non gli abbiano mai perdonato di essersi passivamente fatti ammazzare senza il buon gusto di scomparire del tutto.
Del resto, nella civile Europa, l’odio per gli ebrei non è stato inaugurato da Hitler, il Führer è stato un esempio di ordine e determinazione ma era solo l’ultimo dei ricorsi storici.
Oggi chiunque sembra avere un parere sul conflitto arabo-israeliano: il bimbominkia, l’appassionato di calcio, quello che posta solo paesaggi tropicali con romaticherie incollate sopra con Paint, tanto che ignoriamo il salto evolutivo che potrebbe fare il paese se ogni mezz’ora le trasmissioni venissero interrotte per mostrare questo:

Clicca qui per vedere il video incorporato.

Se avete notato gli innumerevoli interventi sull’invasione di terra della Palestina avrete preso nota delle altrettanto innumerevoli Reductio ad Hitlerum. Sembra di stare in Giappone a primavera in un bosco di ciliegi innestati a Reductio ad Hitlerum, ovunque parallelismi, ovunque raffronti, mancano solo i compositori di haiku.
Basterebbe un secondo per scendere nell’agone polemico sostenendo lo stato di Israele e le ragioni dell’occidente, chi spedisce sms alcuni minuti prima di sganciare una bomba nel tentativo di ridurre al minimo le vittime civili contro la barbarie di chi nasconde missili nelle scuole, gli 11.000 (UNDICIMILA) missili piovuti sugli israeliani dal 2005 senza che nessuno si curasse di postare mezza foto con la scritta “stop missiles on Israel” e così via senza soluzione di continuità, invece no, tanto nessuno vuole sinceramente cambiare posizione nemmeno quassù, quindi ancoriamoci semplicemente al punto: la Reductio ad Hitlerum.
A parte, ovviamente, essere di per sé una fallacia logica, quali sono in questo preciso momento le differenze tra Hitler e Israele?
Intanto gli israeliani non mirano, nè hanno mai mirato, ad una “soluzione finale” ma esclusivamente alla protezione dei propri cittadini (ehi, ma sono cittadini ebrei quindi VAFFANCULO!). Non c’è, e non c’è mai stata, una motivazione ideologica o razziale, solo un calcolo di natura militare volto alla difesa, ovviamente anche tramite l’attacco.
A differenza dei bei tempi, per i numerosi antisemiti all’ascolto, in cui i nazisti tenevano la popolazione e il resto del mondo all’oscuro delle loro operazioni, gli israeliani hanno gli occhi di tutti puntati addosso, dormite sereni: campi di sterminio, esperimenti di laboratorio e riduzione in schiavitù non sono mai stati un’opzione.
Mentre gli ebrei durante il secondo conflitto mondiale non avevano alcun modo di interrompere il genocidio della loro razza (enfatizziamo ancora una volta: lo sterminio aveva ragioni razziali e filosofiche) Hamas può interrompere il conflitto domani stesso, basta che cessi la belligeranza, basta che ammetta la sconfitta, basta arrendersi, che è pur sempre meglio di far crepare civili innocenti: agli ebrei quest’opzione non è mai stata data.

Là, adesso possiamo tornare al consueto.
W la figa, Juve merda, tramonto sul mare con citazione a cazzo.


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